lontano_lontano (
lontano_lontano) wrote2009-02-15 08:26 pm
![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
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Fumo
Titolo: Fumo
Rating: rosso
Fandom: Merlin
Personaggi: Arthur, Merlin
Genere: PWP, vagamente erotico, demenziale
Summary: Da un paio di notti, il peso della sua situazione lo opprime al punto da non farlo dormire. E Merlin sa che non c’è niente di meglio di un paio di cannette fumate al chiaro di luna, per ritrovare la serenità.
Note: mooolto vagamente spoiler per 01x10
Disclaimer: non possiedo nè la serie nè i personaggi nè gli attori non ci guadagno niente ecceccecc
Scritta per il p0rn fest @
fanfic_italia
Prompt: Merlin, ArthurXMerlin, fumo
In realtà nemmeno questa è così p0rn.
(e sì, è corta perchè tra mezz'ora devo uscire e mi scade il termine del challenge.. -__-)
E’ una chiara notte di primavera, a Camelot, con le stelle che fanno capolino dall’oscurità del cielo.
L’aria è tiepida e profumata dell’olezzo dei primi fiori, limpida… tranne che attorno a Merlin.
Siede nel campo di allenamento, la schiena poggiata contro lo steccato, e piccole nuvolette di fumo gli aleggiano intorno al viso.
Giocherella con lo spinello tra le labbra, godendosi la nottata e il silenzio, fino a che non sente dei passi di qualcuno proprio dietro di lui.
Si volta, è Arthur.
“Oh, non stai dormendo?” fa il principe, sorpreso.
“Non riesco a prendere sonno, questa notte.”
Tra sé e sé, sbuffa. Come fa a dormire, con tutti i problemi che lo stressano?! E salva Arthur di qua, e aiuta il tuo villaggio di là, cercando nel frattempo magari di non farti scoprire per non finire impiccato…
Da un paio di notti, il peso della sua situazione lo opprime al punto da non farlo dormire. E Merlin sa che non c’è niente di meglio di un paio di cannette fumate al chiaro di luna, per ritrovare la serenità.
…ed ecco che viene beccato in flagrante proprio da Arthur.
“Ma davvero? – il tono del principe è ironico – Questo vuol dire che non lavori abbastanza, Merlin. Se non battessi la fiacca, la notte dormiresti come un sasso. Vuoi che ti aumenti il lavoro, per aiutarti a vincere l’insonnia?”
Sembra che nemmeno Arthur sia di buon umore, questa sera.
“Ma che stai facendo, si può sapere?!”
“Fumo, principe… volete assaggiare?”
Arthur lo guarda con disappunto. “Ma dove l’hai preso? L’hai rubato a Gaius?”
“No, me lo faccio da solo. Avevamo una piccola coltivazione, al mio villaggio…”
(ecco, se non altro i predoni non avevano toccato la scorta di foglie essiccate…)
“Sedetevi, principe… mi sembrate un po’ teso!”
Arthur si siede. Il suo incarnato chiaro è diafano, alla luce della luna.
Merlin gli porge lo spinello. Il principe esita un attimo, ma quel profumo speziato è assai invitante. Lo prende e ne aspira una boccata.
“Ehi, è buono.”
“Ne dubitavate?”
In un attimo, Merlin ne prepara un altro e fumano in silenzio, osservando lo spostamento di una nuvola scura che va a coprire la luna come un velo trasparente. Dopo un po’, la testa gira e si stendono a terra a pancia in su.
“Maledizione, continua a spegnersi!” esclama ad un certo punto Arthur, stizzito.
La terza se l’è rollata lui, ed evidentemente non l’ha fatto abbastanza bene. Inoltre, non è più così lucido da riuscire a maneggiare propriamente la pietra focaia per riaccenderla.
“Aspettate, prendetene un po’ del mio.”
Merlin si tira su. E’ curioso, perché non appena si muove gli pare che il terreno intorno a lui si alzi a sua volta e gli venga incontro.
Appoggiato su un gomito, avvicina alle labbra di Arthur lo spinello. Attende che il principe abbia inspirato, e poi ne assapora una boccata a sua volta.
Per gioco, espira e soffia sul viso dell’altro, che si volta e scaccia il fumo con un gesto della mano.
“Ma che faaaaiiii…” geme Arthur con voce lamentosa.
Merlin sta ridacchiando. Si avvicina di più e gli soffia una nuvoletta biancastra sul naso. Arthur stavolta inspira, soddisfatto. “Dai, passamela di nuovo.”
“No, aspettate. Provate così.” Merlin si avvicina di più, adesso sul viso ha un’espressione concentrata. “Aprite la bocca.”
Inspira a fondo e avvicina il volto a quello del principe.
Espira, e il fumo scivola lentamente nella bocca di Arthur, che socchiude le labbra a gustarne il sapore.
“Dammene ancora.”
Merlin inspira un’altra boccata, fa per chinarsi di nuovo su di lui quando la mano del principe gli preme la nuca, attirandolo a sé. Le loro bocche si uniscono e la lingua di Arthur esplora golosamente ogni angolo di quella di Merlin, leccandone infine le labbra.
“Hai un buon sapore…”
Merlin sente girargli la testa e si appoggia al petto del principe. Lo spinello è quasi terminato, e lui lo schiaccia a terra, spegnendolo.
“Anche senza questo?” chiede, con un tono vagamente sfacciato.
“Proviamo.” Arthur lo bacia di nuovo e stavolta Merlin ricambia; il gusto che si diffonde nelle loro bocche è un misto delle loro salive unite e della fragranza del fumo.
“Mi è venuta improvvisamente una certa fame, sai?” fa sottovoce il biondo, mentre la sua bocca passa avidamente al mento e al collo di Merlin, mordicchiandone la pelle con brama.
Il ragazzo bruno sospira. Com’è viziato questo principe… ma se non altro ha una mezza idea su come soddisfare la sua fame. Senza contare che ora sente un certo appetito anche lui…
Rating: rosso
Fandom: Merlin
Personaggi: Arthur, Merlin
Genere: PWP, vagamente erotico, demenziale
Summary: Da un paio di notti, il peso della sua situazione lo opprime al punto da non farlo dormire. E Merlin sa che non c’è niente di meglio di un paio di cannette fumate al chiaro di luna, per ritrovare la serenità.
Note: mooolto vagamente spoiler per 01x10
Disclaimer: non possiedo nè la serie nè i personaggi nè gli attori non ci guadagno niente ecceccecc
Scritta per il p0rn fest @
![[community profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/community.png)
Prompt: Merlin, ArthurXMerlin, fumo
In realtà nemmeno questa è così p0rn.
(e sì, è corta perchè tra mezz'ora devo uscire e mi scade il termine del challenge.. -__-)
E’ una chiara notte di primavera, a Camelot, con le stelle che fanno capolino dall’oscurità del cielo.
L’aria è tiepida e profumata dell’olezzo dei primi fiori, limpida… tranne che attorno a Merlin.
Siede nel campo di allenamento, la schiena poggiata contro lo steccato, e piccole nuvolette di fumo gli aleggiano intorno al viso.
Giocherella con lo spinello tra le labbra, godendosi la nottata e il silenzio, fino a che non sente dei passi di qualcuno proprio dietro di lui.
Si volta, è Arthur.
“Oh, non stai dormendo?” fa il principe, sorpreso.
“Non riesco a prendere sonno, questa notte.”
Tra sé e sé, sbuffa. Come fa a dormire, con tutti i problemi che lo stressano?! E salva Arthur di qua, e aiuta il tuo villaggio di là, cercando nel frattempo magari di non farti scoprire per non finire impiccato…
Da un paio di notti, il peso della sua situazione lo opprime al punto da non farlo dormire. E Merlin sa che non c’è niente di meglio di un paio di cannette fumate al chiaro di luna, per ritrovare la serenità.
…ed ecco che viene beccato in flagrante proprio da Arthur.
“Ma davvero? – il tono del principe è ironico – Questo vuol dire che non lavori abbastanza, Merlin. Se non battessi la fiacca, la notte dormiresti come un sasso. Vuoi che ti aumenti il lavoro, per aiutarti a vincere l’insonnia?”
Sembra che nemmeno Arthur sia di buon umore, questa sera.
“Ma che stai facendo, si può sapere?!”
“Fumo, principe… volete assaggiare?”
Arthur lo guarda con disappunto. “Ma dove l’hai preso? L’hai rubato a Gaius?”
“No, me lo faccio da solo. Avevamo una piccola coltivazione, al mio villaggio…”
(ecco, se non altro i predoni non avevano toccato la scorta di foglie essiccate…)
“Sedetevi, principe… mi sembrate un po’ teso!”
Arthur si siede. Il suo incarnato chiaro è diafano, alla luce della luna.
Merlin gli porge lo spinello. Il principe esita un attimo, ma quel profumo speziato è assai invitante. Lo prende e ne aspira una boccata.
“Ehi, è buono.”
“Ne dubitavate?”
In un attimo, Merlin ne prepara un altro e fumano in silenzio, osservando lo spostamento di una nuvola scura che va a coprire la luna come un velo trasparente. Dopo un po’, la testa gira e si stendono a terra a pancia in su.
“Maledizione, continua a spegnersi!” esclama ad un certo punto Arthur, stizzito.
La terza se l’è rollata lui, ed evidentemente non l’ha fatto abbastanza bene. Inoltre, non è più così lucido da riuscire a maneggiare propriamente la pietra focaia per riaccenderla.
“Aspettate, prendetene un po’ del mio.”
Merlin si tira su. E’ curioso, perché non appena si muove gli pare che il terreno intorno a lui si alzi a sua volta e gli venga incontro.
Appoggiato su un gomito, avvicina alle labbra di Arthur lo spinello. Attende che il principe abbia inspirato, e poi ne assapora una boccata a sua volta.
Per gioco, espira e soffia sul viso dell’altro, che si volta e scaccia il fumo con un gesto della mano.
“Ma che faaaaiiii…” geme Arthur con voce lamentosa.
Merlin sta ridacchiando. Si avvicina di più e gli soffia una nuvoletta biancastra sul naso. Arthur stavolta inspira, soddisfatto. “Dai, passamela di nuovo.”
“No, aspettate. Provate così.” Merlin si avvicina di più, adesso sul viso ha un’espressione concentrata. “Aprite la bocca.”
Inspira a fondo e avvicina il volto a quello del principe.
Espira, e il fumo scivola lentamente nella bocca di Arthur, che socchiude le labbra a gustarne il sapore.
“Dammene ancora.”
Merlin inspira un’altra boccata, fa per chinarsi di nuovo su di lui quando la mano del principe gli preme la nuca, attirandolo a sé. Le loro bocche si uniscono e la lingua di Arthur esplora golosamente ogni angolo di quella di Merlin, leccandone infine le labbra.
“Hai un buon sapore…”
Merlin sente girargli la testa e si appoggia al petto del principe. Lo spinello è quasi terminato, e lui lo schiaccia a terra, spegnendolo.
“Anche senza questo?” chiede, con un tono vagamente sfacciato.
“Proviamo.” Arthur lo bacia di nuovo e stavolta Merlin ricambia; il gusto che si diffonde nelle loro bocche è un misto delle loro salive unite e della fragranza del fumo.
“Mi è venuta improvvisamente una certa fame, sai?” fa sottovoce il biondo, mentre la sua bocca passa avidamente al mento e al collo di Merlin, mordicchiandone la pelle con brama.
Il ragazzo bruno sospira. Com’è viziato questo principe… ma se non altro ha una mezza idea su come soddisfare la sua fame. Senza contare che ora sente un certo appetito anche lui…