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Titolo: Gavettoni
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Gilbert, Francis, Antonio
Rating: PG
Conteggio parole: 575 (fdp)
Genere: generale
Avvertenze: nessuna
Riassunto: Nonostante fosse una domenica pomeriggio e loro fossero in vacanza, nessuno di loro sembrava entusiasta. Un weekend al mare, tre ragazzi liberi ed attraenti come loro, e non erano riusciti a rimorchiare niente di vagamente umano.
Note: partecipa alla quinta settimana del COWT2 @
maridichallenge, seconda missione, squadra Magic Sticks, una storia SAFE su prompt: preservativi.
Agosto, un sole che splendeva crudele e luminoso in un cielo così azzurro da sembrare scuro, la sabbia dorata della spiaggia che ti cuoceva i piedi mentre correvi da un ombrellone all'altro...
In realtà, alle quattro del pomeriggio era troppo caldo per anche solo pensare di correre.
I tre amici stavano appiattiti sui loro asciugamani, uno di fianco all'altro, stretti nell'ombra circolare del loro colorato riparo dai raggi crudeli del sole. Nessuno di loro parlava: Francis, i capelli legati sulla nuca, alcune ciocche sudate di traverso sulla fronte, stava leggendo un libro comperato in autogrill, Antonio, gli occhiali da soli calcati sul naso, dormiva, mentre Gilbert, la pelle diafana scottata nonostante gli infiniti strati di crema solare, ascoltava musica dal suo lettore mp3. Nonostante fosse una domenica pomeriggio e loro fossero in vacanza, nessuno di loro sembrava entusiasta.
Un weekend al mare, tre ragazzi liberi ed attraenti come loro, e non erano riusciti a rimorchiare niente di vagamente umano.
L'unica cosa che li aveva seguiti all'uscita dalla discoteca, la notte prima, era stato un cane randagio che però se n'era andato non appena i tre gli avevano chiesto se voleva fermarsi nel loro camper per la notte.
In spiaggia c'erano solo famiglie, anziani e gruppi di ragazzine delle superiori che, per quanto se li guardassero con sorrisi e risatine maliziose, erano comunque sotto il limite legale di età.
Insomma, nessuno se li era filati, quel weekend, e la cosa li deprimeva abbastanza; avevano davvero contato su qualche incontro notturno e si erano ben equipaggiati: ognuno di loro si era portato dietro la sua bella confezione di preservativi, giusto per sicurezza.
Antonio si voltò su un fianco, sbadigliando e stiracchiandosi, e lasciando poi ricadere le braccia sulla sabbia, inerti.
“Ragazzi, che ce ne facciamo adesso di tutti i preservativi che abbiamo comprato?” fece in uno sbadiglio, biascicando. Un problema che non gli si era mai posto e che non sapeva come risolvere, evidentemente.
Francis posò il libro (noioso, comunque) e si scostò un ricciolo biondo dalla fronte. Nonostante i capelli chiari, aveva una bella abbronzatura uniforme, su cui la peluria dorata di petto e braccia risaltava, buffamente adornata da granelli di sabbia.
“Li teniamo per la prossima volta?” suggerì.
“Kesesesese, con questo caldo si saranno anche già sciolti.” commentò Gilbert togliendosi la auricolari e alzandosi.
“Dove vai?” fecero gli altri due vedendo che l'amico si allontanava.
L'albino rispose con un cenno vago della mano.
Antonio tornò a dormire e Francis si appropriò del lettore mp3. In un paio di minuti, si era appisolato anche lui.
Vennero svegliati entrambi da qualcosa di freddo e bagnato che gli esplose letteralmente in faccia.
“Che diamine?!” esclamarono, boccheggiando.
Gilbert stava in piedi davanti a loro, con in mano tre borse piene di cose... tondeggianti.
“Abbiamo comprato questi preservativi per divertirci magnificamente, giusto? Tanto vale usarli tra di noi!” fece.
Alle occhiate preoccupate dei due amici rispose con una smorfia “Come gavettoni, pervertiti che non siete altro!” rispose. “Ognuno di noi ha una borsa di munizioni... chi viene colpito da quattro di questi è KO e fuori dal gioco, okay? Kesesese!”
Pochi secondi dopo correvano per la spiaggia rincorrendosi e lanciandosi gavettoni come ragazzini delle medie, ridendo a crepapelle e, in definitiva, facendosi colpire apposta dai gavettoni degli altri per godere del fresco dell'acqua. Alla fine, quando finirono i gavettoni, si gettarono in acqua e presero a spruzzarsi tra le onde.
Dopotutto, ad essere tre amici liberi ed attraenti in un weekend al mare, non serviva rimorchiare per divertirsi come matti. E, alla fin fine, i preservativi erano serviti tutti fino all'ultimo.
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Gilbert, Francis, Antonio
Rating: PG
Conteggio parole: 575 (fdp)
Genere: generale
Avvertenze: nessuna
Riassunto: Nonostante fosse una domenica pomeriggio e loro fossero in vacanza, nessuno di loro sembrava entusiasta. Un weekend al mare, tre ragazzi liberi ed attraenti come loro, e non erano riusciti a rimorchiare niente di vagamente umano.
Note: partecipa alla quinta settimana del COWT2 @
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Agosto, un sole che splendeva crudele e luminoso in un cielo così azzurro da sembrare scuro, la sabbia dorata della spiaggia che ti cuoceva i piedi mentre correvi da un ombrellone all'altro...
In realtà, alle quattro del pomeriggio era troppo caldo per anche solo pensare di correre.
I tre amici stavano appiattiti sui loro asciugamani, uno di fianco all'altro, stretti nell'ombra circolare del loro colorato riparo dai raggi crudeli del sole. Nessuno di loro parlava: Francis, i capelli legati sulla nuca, alcune ciocche sudate di traverso sulla fronte, stava leggendo un libro comperato in autogrill, Antonio, gli occhiali da soli calcati sul naso, dormiva, mentre Gilbert, la pelle diafana scottata nonostante gli infiniti strati di crema solare, ascoltava musica dal suo lettore mp3. Nonostante fosse una domenica pomeriggio e loro fossero in vacanza, nessuno di loro sembrava entusiasta.
Un weekend al mare, tre ragazzi liberi ed attraenti come loro, e non erano riusciti a rimorchiare niente di vagamente umano.
L'unica cosa che li aveva seguiti all'uscita dalla discoteca, la notte prima, era stato un cane randagio che però se n'era andato non appena i tre gli avevano chiesto se voleva fermarsi nel loro camper per la notte.
In spiaggia c'erano solo famiglie, anziani e gruppi di ragazzine delle superiori che, per quanto se li guardassero con sorrisi e risatine maliziose, erano comunque sotto il limite legale di età.
Insomma, nessuno se li era filati, quel weekend, e la cosa li deprimeva abbastanza; avevano davvero contato su qualche incontro notturno e si erano ben equipaggiati: ognuno di loro si era portato dietro la sua bella confezione di preservativi, giusto per sicurezza.
Antonio si voltò su un fianco, sbadigliando e stiracchiandosi, e lasciando poi ricadere le braccia sulla sabbia, inerti.
“Ragazzi, che ce ne facciamo adesso di tutti i preservativi che abbiamo comprato?” fece in uno sbadiglio, biascicando. Un problema che non gli si era mai posto e che non sapeva come risolvere, evidentemente.
Francis posò il libro (noioso, comunque) e si scostò un ricciolo biondo dalla fronte. Nonostante i capelli chiari, aveva una bella abbronzatura uniforme, su cui la peluria dorata di petto e braccia risaltava, buffamente adornata da granelli di sabbia.
“Li teniamo per la prossima volta?” suggerì.
“Kesesesese, con questo caldo si saranno anche già sciolti.” commentò Gilbert togliendosi la auricolari e alzandosi.
“Dove vai?” fecero gli altri due vedendo che l'amico si allontanava.
L'albino rispose con un cenno vago della mano.
Antonio tornò a dormire e Francis si appropriò del lettore mp3. In un paio di minuti, si era appisolato anche lui.
Vennero svegliati entrambi da qualcosa di freddo e bagnato che gli esplose letteralmente in faccia.
“Che diamine?!” esclamarono, boccheggiando.
Gilbert stava in piedi davanti a loro, con in mano tre borse piene di cose... tondeggianti.
“Abbiamo comprato questi preservativi per divertirci magnificamente, giusto? Tanto vale usarli tra di noi!” fece.
Alle occhiate preoccupate dei due amici rispose con una smorfia “Come gavettoni, pervertiti che non siete altro!” rispose. “Ognuno di noi ha una borsa di munizioni... chi viene colpito da quattro di questi è KO e fuori dal gioco, okay? Kesesese!”
Pochi secondi dopo correvano per la spiaggia rincorrendosi e lanciandosi gavettoni come ragazzini delle medie, ridendo a crepapelle e, in definitiva, facendosi colpire apposta dai gavettoni degli altri per godere del fresco dell'acqua. Alla fine, quando finirono i gavettoni, si gettarono in acqua e presero a spruzzarsi tra le onde.
Dopotutto, ad essere tre amici liberi ed attraenti in un weekend al mare, non serviva rimorchiare per divertirsi come matti. E, alla fin fine, i preservativi erano serviti tutti fino all'ultimo.